|
Fino all’anno 1823 non risulta che la deputazione comunale disponesse di una sede propria, mentre già si sa della costruzione di un portico per il mercato delle granaglie che doveva servire anche e soprattutto per le riunioni dei capifamiglia, possessori o consiglieri, accanto, quando fosse stato necessario, ai deputati o estimati e quindi come sede della deputazione comunale. Il progetto del portico è dell’ing. Adiamoli Giovanni di Besozzo e porta la data del 23 marzo 1823. Mentre si affrontano gli scavi ci si accorge che le sette arcate programmate impongono l’occupazione di area di proprietà Litta e quindi le arcate vengono ridotte a sei diminuendo la lunghezza del portico da 35 a 30 braccia, aumentando invece la larghezza da 10 a 12 braccia. Il collaudo dei lavori eseguiti a tempo di record avviene il 20 ottobre del 1824 e la realizzazione del piano superiore viene iniziata nel 1827 e collaudata nel 1829. Su progetto Bernago si procede alla costruzione di cinque botteghe sotto i locali della commissaria che vengono collaudati il 6 luglio 1837. La costruzione tendeva ad assicurare la stabilità del piano superiore appoggiato sul lato di ponente verso la piazza , alle sole colonne del porticato, mentre viene lasciata aperta la parte di portico che ancora oggi notiamo. Con la liberazione della Lombardia avvenuta nel 1859, cessa il commissario distrettuale austriaco ed il piano terreno del palazzo comunale, le ex cinque botteghe, viene destinato ufficialmente a sede municipale ed il primo piano all’ufficio imposte dirette e del catasto. Il portico del municipio è carico di storia e richiama il comune rustico la cui origine con la proprietà e l’amministrazione della “montagna dei zerbi” potrebbe risalire al periodo romano di duemila anni fa.
 |
|
 |
|
|